Nel secondo trimestre di quest’anno si è registrato un aumento di oltre il 50% nell’utilizzo dei pannelli solari da balcone rispetto al trimestre più forte dell’anno scorso. Si può fare anche in Italia?
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La Germania sta assistendo a un boom di pannelli solari da balcone. Il sole sul balcone di Katharina Mueller non aiuta solo a far crescere le sue piante, ma garantisce anche la fornitura di energia elettrica.
“Sfruttare il sole come fonte di energia e, naturalmente, in ultima analisi, risparmiare un po’ di denaro – ci dice Mueller – l’idea è usare quello che c’è già e trarne beneficio. Dico sì. Come si fa a essere contrari?”.
Pannelli solari, incremento delle installazioni
Non è la sola a dire sì. I numeri parlano di installazioni record. Nel secondo trimestre di quest’anno si è registrato un aumento di oltre il 50% nell’utilizzo di questi sistemi rispetto al trimestre più forte dell’anno scorso. Il picco è dovuto alla ricerca di fonti di energia più economiche, anche in seguito all’impatto della guerra in Ucraina, che ha fatto aumentare i costi dell’elettricità.
Pannelli solari da balcone… perché? Per donare energia pulita a tutte le persone, arrivare a ogni utenza domestica, soprattutto a quelli che vivono in un appartamento in affitto, dando la possibilità di utilizzare questa fonte di energia rinnovabile. Abbiamo così tanti spazi in cui è possibile utilizzare i pannelli solari, che è garantito una resa al 100%.
Tutta questa tecnologia è disponibile, perché non la usiamo?
L’Italia è uno degli stati in EU che ha regolamentato l’installazione dei PNP ma che resta fanalino di coda nelle installazioni.
Germania e Paesi Bassi i Paesi leader
La Germania è considerato il leader dell’energia solare nell’Ue, ma gli indicatori hanno rivelato che, nel 2022, i Paesi Bassi hanno prodotto la maggiore capacità solare pro capite del blocco, con la Germania al secondo posto.
I sostenitori dicono di aver dovuto lavorare sodo per convincere i politici a cambiare le regole a favore dell’uso dell’energia solare nelle abitazioni. L’anno scorso è stata lanciata una petizione che chiedeva al Bundestag facilitazioni normative per l’installazione di pannelli solari sui balconi.
Il trend ha motivato anche i politici. I comitati che promuovono l’uso dell’energia solare nelle case dicono che l’incremento di installazioni di pannelli solari dimostra ai politici che l’opinione pubblica vuole un’azione per il clima.
“Una volta che anche gli altri stakeholder vedono che c’è la volontà di cooperare, di implementare le cose, allora anche i politici hanno molto più stimolo ad agire. Non si può, in un certo senso, tirarsene fuori e dire: ‘Ehi, la gente non vuole e tutto il resto’, perché non è così” sottolinea Tim Gauss, membro del consiglio di amministrazione di Plan B 2030.
Con la tutela della legge: sta per entrare in vigore una normativa che impedirà ai proprietari di bloccare gli inquilini dall’installare pannelli solari sui balconi, con alcune eccezioni.
Perché gli altri Paesi si stanno “perdendo” il solare da balcone?
L’Ue ha dichiarato che gli Stati membri possono favorire l’adozione del solare da balcone. Ma non è obbligatorio e non è stato accolto da tutti i Paesi.
Il Belgio, in particolare, ha vietato i dispositivi solari plug-in per timore dell’impatto di sistemi non registrati che alimentano la rete elettrica.
Gli operatori di rete vogliono avere una supervisione della fornitura di energia elettrica, poiché cambiamenti improvvisi possono portare a un’interruzione di corrente. “Ma a nostro avviso questo non è un vero problema”, spiega Osenberg, “perché l’immissione dal sistema del balcone è così piccola che l’impatto sarebbe del tutto trascurabile”.
Austria, Francia, Italia, Polonia e Lussemburgo hanno assunto una posizione incoraggiante nei confronti del solare da balcone. In Spagna, invece, i sostenitori delle energie rinnovabili stanno cercando di convincere il governo ad allentare presto le regole.
Cose da tenere a mente prima di acquistare un impianto solare da balcone
L’innovazione nel campo dell’energia solare è costante e i balconi non sono da meno. Se siete tentati di partecipare, ecco alcune cose da tenere presenti.
L’accumulo su piccola scala è un’opzione. Anche se questi sistemi non tendono a produrre molta elettricità in eccesso, sempre più produttori offrono sistemi di accumulo per l’energia solare specifica del balcone. Le batterie, che si inseriscono tra i pannelli e l’inverter, sono più piccole rispetto a quelle dei tetti, ma sono comunque utili per chi lavora durante il giorno e può utilizzare l’energia immagazzinata la sera.
Le app possono aiutare a monitorare il consumo di elettricità. Alcuni kit sono dotati di app che consentono di vedere quanta elettricità produce l’impianto fotovoltaico e quanto soddisfa la vostra domanda di energia. Queste applicazioni sono ospitate su server sicuri, in modo da non compromettere la vostra protezione digitale.
I sistemi da balcone devono comunque essere montati in modo sicuro. Anche se incoraggiano un approccio fai-da-te, è necessario prendere sul serio l’installazione. Il design dei ganci semplifica le cose, ma poiché i moduli pesano fino a 24 kg, potrebbero causare seri danni se cadessero dal decimo piano.
L’Italia e le sue abitazioni
In Italia sono 35,5 milioni le abitazioni e registrano un incremento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Questo è quanto emerge dal sedicesimo report dell’Omi sulle banche dati del catasto, le “Statistiche catastali 2022”.
In termini numerici, gli individui che vivono in case di proprietà sono 42,7 milioni (72,5%), mentre 11,8 milioni (20,0%) vivono in affitto e 4,4 milioni (7,6%) in usufrutto o in uso gratuito.
L’Italia ha un bacino gigantesco fatto di “balconi” e possibilità di usufruire spazi abbandonati per generare energia grazie al sole…
Perché in pochi lo fanno?
Perché la politica green non incentiva questa tecnologia?
Perché la burocrazia è sempre più complicata dell’oggetto?
Perché in Italia non c’è la “cultura” del green accessibile e facile?
In Italia, il fotovoltaico da balcone sta guadagnando popolarità, grazie anche alle recenti semplificazioni normative. Nel 2023, il governo ha introdotto misure che facilitano l’installazione di piccoli impianti fotovoltaici per uso domestico senza la necessità di ottenere permessi complessi, a patto che la potenza non superi una determinata soglia (solitamente 800W). Questa semplificazione ha incentivato molti italiani a considerare il fotovoltaico da balcone come una soluzione praticabile e conveniente.
Tuttavia, la diffusione di questi impianti è ancora limitata rispetto ai sistemi fotovoltaici tradizionali. Le ragioni sono molteplici, tra cui una minore consapevolezza del pubblico e una diffusa percezione che questi sistemi siano meno efficaci. Nonostante ciò, la crescente attenzione verso le energie rinnovabili e le iniziative di sostenibilità ambientale stanno spingendo sempre più persone a esplorare questa opzione.
Il fotovoltaico da balcone rappresenta una soluzione concreta per chi vuole contribuire alla sostenibilità ambientale e risparmiare energia senza affrontare investimenti significativi. Con il miglioramento delle normative e una crescente consapevolezza del suo potenziale, questo tipo di impianto potrebbe presto diventare una presenza comune nei paesaggi urbani italiani ed europei.
Per chi è alla ricerca di un modo semplice ed economico per ridurre la propria impronta ecologica, il fotovoltaico da balcone offre una risposta pratica ed efficiente.
TSPower si sta impegnando tutte le proprie forze per far crescere la “cultura” del green sostenibile e far conoscere i propri prodotti accessibili a tutti!
Produttività Energetica e Vantaggi Economici di un Impianto Fotovoltaico da Balcone da 800 W
L’impianto fotovoltaico da balcone è costituito tipicamente da pannelli fotovoltaici con una potenza complessiva di 800 W, connessi ad un microinverter che trasforma la corrente continua (DC) generata dai pannelli in corrente alternata (AC), pronta per l’immissione nella rete domestica.
Caratteristiche principali:
- Potenza nominale: 800 W
- Tipologia: Moduli monocristallini
- Superficie occupata: Circa 4-6 m²
- Orientamento ottimale: Sud, inclinazione 30-35°
- Connessione: Plug & Play alla rete elettrica domestica
Quanta energia produce un Kit Fotovoltaico da Balcone 800W?
La produttività energetica di un impianto fotovoltaico dipende da fattori come irraggiamento, orientamento dei pannelli e condizioni atmosferiche.
Irraggiamento solare medio annuo
- Nord Italia: 1.000-1.200 kWh/m²
- Centro Italia: 1.200-1.400 kWh/m²
- Sud Italia: 1.400-1.600 kWh/m²
Stima produttività annua in condizioni ottimali:
- Irraggiamento: 1.400 kWh/m² (ipotesi Centro Italia)
- Efficienza media del sistema: 80%
- Produttività: 800 W x 1.400 kWh/m² x 0,8 ≈ 896 kWh/anno
Vantaggi Economici in Bolletta
Per calcolare i vantaggi economici, consideriamo il costo medio dell’energia elettrica in Italia per le utenze domestiche: circa 0,25 €/kWh.
Risparmio annuo stimato
- Energia prodotta: 896 kWh
- Costo energia risparmiata: 896 kWh x 0,25 €/kWh ≈ 224 €/anno
Inoltre, con l’attuale regime di incentivi (ad esempio il Superbonus e detrazioni fiscali), i costi iniziali dell’impianto possono essere parzialmente o totalmente ammortizzati.
Periodo di ritorno dell’investimento:
- Costo medio impianto (senza incentivi): 800-1.200 €.
- Risparmio annuo: 224 €.
- Payback period:
- 3,6 – 5,3 anni (senza incentivi).
- 1,8 – 2,7 anni (con incentivi).
Considerazioni Aggiuntive
L’impianto fotovoltaico da balcone, oltre a ridurre la bolletta energetica, contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di CO₂, favorendo la transizione verso un modello energetico sostenibile. Inoltre, la semplicità di installazione e la possibilità di spostare l’impianto, rendono questi sistemi particolarmente vantaggiosi per chi vive in appartamento o è in affitto.
Conclusione
L’installazione di un impianto fotovoltaico da balcone da 800 W rappresenta un investimento conveniente e sostenibile. In condizioni ottimali, l’energia prodotta consente un risparmio significativo sulla bolletta, con un ritorno dell’investimento in pochi anni. Oltre ai vantaggi economici, questi sistemi supportano la riduzione delle emissioni e l’indipendenza energetica domestica.